Rozen Maiden
Inviato: 01/11/2008, 22:49
Introduzione Tecnica
Ci troviamo davanti una storia diversa da quella che ci si poteva aspettare. Innanzitutto dallo stile del disegno, molto gotico e ispirato quasi assolutamente al gothic lolita. In quest'opera non si parla di super eroine con poteri smisurati che salvano il mondo, come nel conosciutissimo Sailor Moon, il quale lanciò la moda delle "eroine". In questa storia le protagoniste sono sì sorelle ma fondamentalmente nemiche. L'opera infatti si concentra sulla violenza delle battaglie denominate Alice Game, anche se via via va sfumando per dar posto a situazioni familiari e divertenti (verso la seconda serie dell'anime, nel manga comunque persiste il tema di base). Il protagonista maschile, Sakurada Jun, non è più lo stereotipo di "figo di turno", da notare infatti le sue fattezze fisiche, un ragazzino con gli occhiali che da tempo non si ritrovava in un anime di questo tipo.
Trama
Jun è un ragazzo con gravi problemi sociali, depresso e trascurato per via di problemi scolastici, il quale si rintana nella sua stanza con l'unico hobby di comprare manufatti creduti "maledetti" e di rispedirli indietro prima della scadenza del tempo.
Questo finchè non gli appare stranamente un baule contente una bambola vestita in stile vittoriano, la quale, dopo averla caricata con la chiavetta, si "sveglia", iniziando ad avanzare verso l'ignaro ragazzo, spaventato. La stessa bambola, prima lo schiaffeggia, poi inizia a parlargli, con modi aristocratici e maniere da perfetta Lady.
"Io sono Shinku, Quinta bambola della serie Rozen Maiden".
Le Rozen Maiden sono 7 bambole in tutto, ognuna creata con carattere, colore, vestito e potere diverso dalle altre. Le 7 bambole in questione sono state fabbricate dal famoso artigiano tedesco Rozen, il quale viene chiamato con rispetto da tutte Otou-sama (Padre). Nessuna di queste però ha potuto vederlo bene in volto, infatti Rozen si mostrerà solo a chi vincerà l'Alice Game, "uccidendo" le altre sorelle.
L'Alice Game è come dice stesso il nome un gioco, arbitrato da uno strano individuo con fattezze da coniglio denominato Demone di Laplace, il quale ha il compito di sorvegliare le 7 bambole e di controllare lo svolgersi degli avvenimenti, a volte mettendoci anche lui lo zampino. In questo gioco le bambole dovranno "uccidersi" sottraendo la Roza Mystica, ovvero l'anima di una Rozen Maiden. Una volta che una bambola entra in possesso delle altre sei Roza Mystica delle sorelle sconfitte, potrà diventare Alice, la ragazza perfetta, e incontrare Rozen.
Per farlo, però, avranno bisogno di un aiuto "esterno", siccome, per ora, sono in grado di muoversi soltanto se vengono ricaricate con la chiavetta. Esse infatti hanno bisogno di stipulare un legame con un umano. Il Legame farà diventare l'umano un Medium, ovvero l'individuo che fornisce energia alla bambola in questione. Per stringere il patto, l'umano dove baciare l'anello con incisa una rosa che porta la bambola al dito. A quel punto (nell'anime) all'umano apparirà un anello uguale al suo dito, che non potrà più togliere. (Nel manga, l'anello per l'umano gli vien donato dalla bambola stessa, senza le "apparizioni magiche").
io LO ADORO ùù
Ci troviamo davanti una storia diversa da quella che ci si poteva aspettare. Innanzitutto dallo stile del disegno, molto gotico e ispirato quasi assolutamente al gothic lolita. In quest'opera non si parla di super eroine con poteri smisurati che salvano il mondo, come nel conosciutissimo Sailor Moon, il quale lanciò la moda delle "eroine". In questa storia le protagoniste sono sì sorelle ma fondamentalmente nemiche. L'opera infatti si concentra sulla violenza delle battaglie denominate Alice Game, anche se via via va sfumando per dar posto a situazioni familiari e divertenti (verso la seconda serie dell'anime, nel manga comunque persiste il tema di base). Il protagonista maschile, Sakurada Jun, non è più lo stereotipo di "figo di turno", da notare infatti le sue fattezze fisiche, un ragazzino con gli occhiali che da tempo non si ritrovava in un anime di questo tipo.
Trama
Jun è un ragazzo con gravi problemi sociali, depresso e trascurato per via di problemi scolastici, il quale si rintana nella sua stanza con l'unico hobby di comprare manufatti creduti "maledetti" e di rispedirli indietro prima della scadenza del tempo.
Questo finchè non gli appare stranamente un baule contente una bambola vestita in stile vittoriano, la quale, dopo averla caricata con la chiavetta, si "sveglia", iniziando ad avanzare verso l'ignaro ragazzo, spaventato. La stessa bambola, prima lo schiaffeggia, poi inizia a parlargli, con modi aristocratici e maniere da perfetta Lady.
"Io sono Shinku, Quinta bambola della serie Rozen Maiden".
Le Rozen Maiden sono 7 bambole in tutto, ognuna creata con carattere, colore, vestito e potere diverso dalle altre. Le 7 bambole in questione sono state fabbricate dal famoso artigiano tedesco Rozen, il quale viene chiamato con rispetto da tutte Otou-sama (Padre). Nessuna di queste però ha potuto vederlo bene in volto, infatti Rozen si mostrerà solo a chi vincerà l'Alice Game, "uccidendo" le altre sorelle.
L'Alice Game è come dice stesso il nome un gioco, arbitrato da uno strano individuo con fattezze da coniglio denominato Demone di Laplace, il quale ha il compito di sorvegliare le 7 bambole e di controllare lo svolgersi degli avvenimenti, a volte mettendoci anche lui lo zampino. In questo gioco le bambole dovranno "uccidersi" sottraendo la Roza Mystica, ovvero l'anima di una Rozen Maiden. Una volta che una bambola entra in possesso delle altre sei Roza Mystica delle sorelle sconfitte, potrà diventare Alice, la ragazza perfetta, e incontrare Rozen.
Per farlo, però, avranno bisogno di un aiuto "esterno", siccome, per ora, sono in grado di muoversi soltanto se vengono ricaricate con la chiavetta. Esse infatti hanno bisogno di stipulare un legame con un umano. Il Legame farà diventare l'umano un Medium, ovvero l'individuo che fornisce energia alla bambola in questione. Per stringere il patto, l'umano dove baciare l'anello con incisa una rosa che porta la bambola al dito. A quel punto (nell'anime) all'umano apparirà un anello uguale al suo dito, che non potrà più togliere. (Nel manga, l'anello per l'umano gli vien donato dalla bambola stessa, senza le "apparizioni magiche").
io LO ADORO ùù